QUADVIUM : Tetradom
data
29/06/2025Prima uscita in studio per il progetto Quadvium in cui sono coinvolti musicisti di spessore e certamente innovatori per gli strumenti che imbracciano. Parliamo di Steve Di Giorgio (Testament, Death, Sadus e molti altri) e Jeroen Paul Thesseling (Obscura, Pestilence), due bassisti per una band di quattro elementi in cui non c’è alcuna voce. Il genere è il progressive misto alla fusion, attitudini che si intrecciano per atmosfere ricercate ed una produzione che non mette l’accento sulla muscolarità, ma sulla particolarità, esalta proprio i bassi. 'Tetradom' non finisce nel virtuosismo, ma riesce tra cacofonie, cambi di tempo repentini e poi armonie “pizzicate” ad emozionare. Vero che se da una parte la tecnica non manca, ci sono sfumature che esaltano il gusto per le melodie dal’altra. Il tutto fluisce naturalmente un fascio di luce che si unisce a un arcobaleno che colora un cielo terso. Sensazioni pervadono tutti i singoli pezzi, lasciandoci emotivamente scossi, anima che vibra insieme alle tante sfaccettature di un full-length che va al di là della scolasticità. In questo senso i passaggi più classicamente progressive delineano uno spazio che è però in continua mutazione e nel quale le immense qualità del quartetto trovano uno scopo. Ci vorranno molti ascolti per poter a pieno assimilare un’uscita che, a conti fatti, ha solo a tratti aspetti metal, diventando, per espressività, una rappresentazione di una gestualità progressive e jazz, elementi talvolta non conciliabili ma che qui trovano un ideale equilibrio. Restiamo dell’idea che un disco di questo tipo possa fare un salto di qualità con la presenza di una voce; certamente un azzardo ci vorrebbe, perché se si fermassero ad un’interpretazione classica del filone prog, tutto potrebbe regredire nella banalità. Noi però vogliamo scommettere che la genialità degli interpreti li porterà a fare un’eventuale scelta giusta in tal senso. Complimenti allora a degli artisti che non hanno certo nulla da dimostrare e che, in questo contesto, sono riusciti a creare qualcosa di personale e coinvolgente, ideale viaggio della mente e dell’anima in un universo inesplorato.
Commenti