Inesorabili come un orologio svizzero, i giapponesi spaccano il secondo delle 21.30 (orario di inizio concerto, specificato nell’evento), ed onestamente a Roma non siamo abituati a tanta precisione negli orari di inizio degli spettacoli. Il Largo Venu...
Recensioni
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Mindsplit: Charmed Human Art Of Significance
Delirio ed introspezione. I Mindsplit ci presentano un biglietto di sola andata per un lungo viaggio all’interno della psiche umana, estremamente complesso, a volte dispersivo e contorto. Tutto l’album può essere considerato come un vero concept, infatti ogni brano prende spunto dagli appunti di ...
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BORMANN, MICHAEL: Different
Nuovo capitolo per il bel Michael che, lontano dai fasti dei Jaded Heart e Bonfire, ci propone il suo quarto disco solista. Questo 'Different' non sorprende per il genere proposto che già si poteva sentire a tratti nelle fatiche precedenti, rimane fermo come base ad un hard rock melodico molto be...
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OBSCURITY: Tenkterra
E con questo siamo a quota cinque album. Band prolifica questo quintetto tedesco. Si, decisamente. Però voglio essere sincero. Per quanto il disco sia veloce, violento e ben fatto, a me dalla terza canzone in poi son venuti una serie di sbadigli. Per davvero. Non so come dirvelo, ma userò l’espre...
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ENCOFFINATION: Ritual Ascension Beyond Flesh
Quelle che io chiamo scopiazzature (logo), per altri e per la band sono dei tributi ad una grande band, e bla bla bla bla. Il malriuscito calderone di Catacombs e Incantation è assolutamente inascoltabile. Ogni suono è impastato e ogni frequenza mangia l’altra tale da creare un muro di suono simi...
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INALLSENSES: Hysterical Psychosis
Questa volta la My Kingdom Music ha chiamato a sé delle band veramente interessanti. Almeno questo a giudicare dalle ultime cose arrivatemi: Superbia e Inallsenses. Entrambe le bands dedite ad un tipo di metal dalle sonorità molto ricercate. Parliamo di questi ultimi però, di una band formatasi n...
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SUPERBIA: Overcoming The Pain
Primo album: distribuzione Masterpiece ed etichetta My Kingdom Music. Un buon ambo per la band siciliana che ci propone un ottimo progressive (come già nell’opener dimostrano) a tinte estreme ora classiche, ora moderne. Un misto che gioca palesemente a loro favore viste le coordinate più ampie su...
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GENERAL CHAOS: Calamity Circus
Un po’ di tempo fa alcuni membri dei Dew-Scented (i due chitarristi per la precisione), il vecchio cantante dei The Ocean (uno dei tanti) Ercüment Kasalar, e due altri baldi giovani a me sconosciuti, quali Henrik e Carsten (rispettivamente bassista e batterista), han messo su questo nuovo progett...
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FACEBREAKER: Infected
Ecco un'altra band con un cantante assurdo. Roberth Karlsson ha prestato la sua voce ovunque: per anni ha militato negli Edge Of Sanity, oltre che in quegli altri matti dei Pan.Thy.Monium, poi nei grandissimi Darkified, Scypozoa (e qui si scava più nell’underground, oltre che Devian, Scar Symmetr...
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EVOCATION: Apocalyptic
Apocalittico? Neanche tanto visto il continuo insistere di tante band, come gli Evocation, su sentieri ormai risaputi dalla stragrande maggioranza di chi segue il metal estremo con un certo interesse. 'Apocalyptic' non rappresenterà una novità per coloro che è da 'Where No Life Dwells' degli Unle...
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SPELLBOUND DAZZLE: Unreal Fairytales
Bizzarra band veneto-croata alle prese con un istrionico alternative rock/metal con sfumature progressive e marcate venature di folk balcanico. In pratica una sorta di colonna sonora "metallizzata" di un ipotetico nuovo film di Kusturica. Questo fa si che 'Unreal Fairytales' suoni alquanto fresco...
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MANUSCRIPTS DON'T BURN: The Breathing House [MCD]
Progetto solista di Davide Tiso, mente ed ascia degli Ephel Duath, Manuscripts Don't Burn rappresenta un puro esercizio estetico senza capo, nè coda. 'The Breathing House' è un disco assolutamente noioso che non suscita mai interesse se non nella sua linea guida: brani strumentali privi di virtuo...
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KRISTINE, LIV: SKINTIGHT
Ero piuttosto curiosa di sentire Liv Kristine da solista dopo averla apprezzata abbondantemente nei lavori pubblicati con la sua band madre, i Leaves Eyes. Sinceramente non mi sarei mai aspettata di trovare un sound così lontano da quello a cui mi ha abituata, tanto che la prima impressione non è...
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