VALDRIN: Apex Violator
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03/07/2025I Valdrin dall'Ohio giungono al quinto capitolo di una saga, tra il science-fiction e la mitologia, piuttosto intricata di cui non avevo assolutamente conoscenza. Approfondire qui i contenuti di un racconto di tali dimensioni è improponibile, basti sapere che il lavoro qui presente continua la narrazione degli album precedenti. Il black metal degli statunitensi è almeno altrettanto intrigante, con le sue dissonanze, le composizioni intricate il giusto per destare un interesse duraturo, un lavoro chitarristico che si colloca fra gli Emperor e la carriera solista di Ihsahn, senza tuttavia perdere il filo del genere, come accaduto invece, trasportato dal suo genio, a Vegård Tveitan molto tempo fa. I Valdrin si collocano proprio idealmente laddove i più celebri norvegesi avrebbero potuto dirigere la propria carriera se avessero deciso di continuare insieme. Gli spazi per sperimentazioni sono minimi, tutto rimane nel solco del genere, sia pure potendo usufruire di un talento, tecnico e creativo, notevole. I cinque pezzi si giovano tutti di una tensione che non lascia mai l'ascoltatore ad annoiarsi, di una perizia che le rende sempre interessanti senza finire per essere incomprensibili e di una varietà che non dovrebbe stancare neanche di fronte ad una durata superiore alla mezz'ora abbondante. In una sovrabbondanza di lavori del genere, tale da far qualche volta sospettare che si sia suonato tutto l'immaginabile, a meno di sperimentazioni estemporanee che spesso stancano più della ripetizione, trovarsi di fronte ad un lavoro genuinamente interessante diventa una gradita sorpresa.
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