TANGERINE DREAM : From Virgin To Quantum Years
data
01/08/2025La band tedesca è annoverata tra le formazioni che hanno inventato il kraut rock, cioè quel genere di musica elettronica sinuosa, progressiva ed arabeggiante che culla i sensi, che può tranquillamente essere utilizzata in una spa o in un centro benessere per rilassarsi. Dalla sua fondazione e dall’anno in cui hanno pubblicato il primo disco ufficiale ('Electronic Meditation' del 1970), la loro discografia vanta oltre 150 release sulla lunga distanza, tra le quali diverse colonne sonore. Ho avuto il piacere di vederli dal vivo al Dancity Festival di Foligno nel 2018; purtroppo per me (che sono un fan dei lavori della prima incarnazione: 'Force Majeure', 'Stratosfear'; 'Underwater Sunlight', solo per nominarne alcuni) è stata una mezza delusione, poichè sono stati privilegiati brani tratti dagli ultimi lavori, come il nome del festival stesso sanciva: cioè quelli a maggiore connotazione dance, con l’unica eccezione della maestosa “Stratosfear”. A circa cinquant'anni di distanza dall’esibizione del 1974, l'attuale incarnazione della band composta da Thorsten Quaeschning, Hoshiko Yamane e Paul Frick, sono tornati sul luogo del delitto, cioè la cattedrale di Coventry, in quello stesso spazio sacro, ad esibirsi in un monumentale set che abbraccia tutte le epoche, dando vita a 'From Virgin To Quantum Years'. Questa opera (disponibile in tre edizioni differenti) colma in parte la mancata partecipazione ad un loro concerto (anche se la presenza ad un concerto nessun disco potrà mai compensare). Un viaggio meraviglioso tra galassie inesplorate, un sogno ad occhi aperti, un allucinazione indotta da frequenze carezzevoli e reiterati loop di tastiere, pur eccedendo talvolta, in una produzione così copiosa, in lungaggini e virtuosismi come in “Love On A Real Train” o “Coventry Cathedral 22 Session Pt. 02”, ma corroborata anche dai grandi classici come “Stratosfear”, “Ricochet”, “Cloudburst Flight” e “Love On A Real Train”, tra le altre. Un must per gli amanti del kraut rock.
Commenti