LES DUNES: From Etne To The Edge Of Space
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13/09/2025Les Dunes, trio alternativo strumentale di Haugesund, Norvegia (chitarra, basso e batteria): i messaggeri di quiete rarefatta. Post-rock, slowcore dall’approccio dimesso e minimale: un genere di musica “spogliato” che si prende cura del vuoto, fino a creare uno spazio che non deve essere per forza riempito, non necessariamente da saturare, e non definibile neanche come un ambiente doloroso in cui combattere, ma uno luogo inteso come “possibilità”, uno spazio da abitare, un limbo tra il pieno ed il vuoto, dimensione da accogliere dove qualcosa di intimo può accadere (o può anche non accadere nulla), dove l’essenziale è far spazio al respiro, ad una nota, all’attesa per la nota successiva, dove si ha la sensazione continua di aspettare un cambio di rotta (che non arriverà mai), dove l’ascoltare può smettere di pensare, annullarsi, e decidere di restare in un contesto alleggerito. Per alcuni potrebbe essere l’equivalente di un viaggio spaziale, per altri il corrispondente di uno stare nel riverbero del silenzio di un luogo naturale o altresì all’interno di un’austera cattedrale, o semplicemente allo stare a guardare il proprio intorno restando dietro ad un vetro! Esperienza a basse frequenze. Un album che, seppur resta legato alla struttura di base dell’esordio del 2023, con chitarra dalle sembianze di mandolino elettrico, utilizza lo strumento batteria per “pensare in jazz”, sfociando in un prodotto dall’impronta sempre più cinematografica. Indicato per fruitori di Codeine, Low e se vogliamo The Velvet Underground 1969.
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