IGORRR: Amen
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13/09/2025Al coronamento dei venti anni di carriera sembrerebbe finito l’effetto sorpresa; il francese ed il suo entourage sono diventati quasi un fenomeno mainstream. Continuano a riproporre queste soluzioni spastiche, imperiose, grandguignolesche, portentose di deathcore, breakbeat, musica classica, trame acustiche e barocche sempre ammantate di copiose colate di melodia. E qui casca l’asino; perché proprio quando si crede di aver capito come si evolverà un brano, c’è la sorpresa; mai una metrica lineare, è sempre tutto fratturato, sincopato, spezzato, trasversale, come il flauto stonato sulle parti grind di “Mustard Mucous” o il growl maschile contrastato dal cantato lirico femminile; di contro ci delizia con partiture classico/sinfoniche arabeggianti ed interludi di chitarra acustica modello intervallo tra i programmi della Rai negli anni 70/80. La traccia “ADHD” non poteva essere più calzante: disturbo da deficit di attenzione caratterizzato da iperattività e impulsività, esattamente l’opera di Gautier Serre (Igorrr). Anche stavolta notevole è stato l’apporto degli special guest: Trey Spruance (Mr. Bungle): a detta di Mr. Serre sua grande influenza per la capacità di spostare i confini della sperimentazione, Lili Refrain, Scott Ian (Anthrax), Mike Leon (Soulfly). Sarcasmo barocco a go go “Blastbeat Falafel” contrastato dal brivido dell’imprevisto, cioè suonare un piano con uno scavatore (vedasi video). Mirabolanti.
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